Nelle vicinanze dell’Agriturismo possiamo ammirare
paesaggi incantevoli offerti dalla meravigliosa Valle del fiume Fino, da
visitare i comuni di Arsita, Bisenti, Castiglione Messer Raimondo, Montefino
e Castilenti, Arsita immersa nel
verde. Lungo il corso principale si trovano diversi palazzi gentilizi e la
Parrocchiale di Santa Vittoria, chiesa cinquecentesca restaurata nel 1700
che conserva, all'interno, una settecentesca scultura in legno del Cristo
morto. Poco distante la Chiesa della SS. Trinità, con una porta in
bassorilievo in legno. Nella zona periferica, su una rocca, si trova un
Torrione a pianta ottagonale appartenente all'ormai inesistente cinta
fortificata e merlata del 400. Su una collina poco distante dal centro
c'è, poi, la Chiesa romanica di Santa Maria d'Aragona al cui interno
è possibile ammirare un affresco cinquecentesco riproducente l'immagine della Madonna. Ricca di monumenti
è Bisenti . Particolare
è la barocca Chiesa Madre di Santa Maria degli Angeli con il
campanile e, all'interno, una statua di terracotta della Madonna con il
Bambino. Interessante anche la Casa Badiale del 1400, la Torre Medievale,
le Fontane antiche e la caratteristica Via del Supporto. La leggenda vuole
che proprio a Bisenti sia nato Ponzio Pilato e, a testimonianza di
ciò, gli abitanti del paesino indicano quella che sarebbe stata, un
tempo, la sua casa. Appena fuori l’abitato di Bisenti, troviamo S.
Pietro chiesa che domina un paesaggio incantevole. A Castiglione Messer Raimondo centro dalle antiche origini, nella
Chiesa di San Nicola di Bari, è conservata una bella croce
processionale di rame e argento dorato del sec. XVI. Vale la pena, poi, di
visitare gli Scavi archeologici di Colle San Giorgio, dove sono stati
rinvenuti i resti di un santuario italico che fanno risalire proprio al
periodo italico il primo insediamento abitativo nel territorio di
Castiglione Messer Raimondo. Da visitare il Borgo antico di Appignano. A Castilenti è interessante la Chiesa parrocchiale che
custodisce una croce astile. Merita poi una visita il Convento francescano
recentemente restaurato. Montefino,
arroccato su una roccia, domina la Valle, troviamo nella parte alta “fortezza di corte” che presenta strutture
relative ad una torre cinquecentesca a pianta quadrata. Sotto la fortezza si
sviluppa su terrazze il borgo, comprendente il castello degli Aquaviva e la
Chiesa di S. Giacomo. Direzione Cellino
Attanasio (castello dei duchi d'Acquaviva, con resti di mura
perimetrali dai torrioni cilindrici, e la bella Parrocchiale di Santa Maria
la Nova, il cui portale trecentesco è opera dell'artista Matteo de
Caprio.) troviamo Montegualtieri
merita sicuramente una visita perché presenta una
particolarità unica in Abruzzo: la Torre triangolare del '300,
probabilmente costruita con intenti di avvistamento. Da Bisenti si
raggiungono in circa 30 minuti sia il mare che la montagna.
A 25 minuti dall’Azienda troviamo una delle
città d’arte più importanti d’Abruzzo. Atri, Basta raggiungere Piazza
Duomo per ammirare un vero e proprio compendio della storia della
città di Atri, le cui testimonianze maggiori si allineano proprio in
questa piazza. A oriente si erge la Cattedrale di Santa Maria
Assunta, innalzata nel 1285 su un'altra chiesa del IX-X secolo. Splendidi i
suoi quattro portali, risalenti agli ultimi anni del Duecento. La facciata
presenta un portale di Rainaldo e un rosone sormontato da una piccola
nicchia che contiene una statua della Madonna col Bambino. L'interno, a tre
navate, presenta un'abside quadrata con pareti affrescate da Andrea de Litio
nella seconda metà del Quattrocento. Il museo annesso conserva
preziose reliquie: maioliche dipinte, croci e pastorali di avorio e di
argento, codici miniati, reliquari, intagli di legno, statue e centinaia di
frammenti e mosaici delle costruzioni più antiche. Splendidi anche
il chiostro, a due ordini, e il campanile con coronamento ottagonale,
terminato nel sec. XV da Antonio da Lodi. Del Settecento è, invece,
la Chiesa di Santa Reparata, unita al fianco meridionale della basilica e
ricca di testimonianze barocche. Sempre a piazza Duomo, nella parte
settentrionale, si estende il porticato ad archi tondi di Palazzo Mambelli
e, a meridione, il Palazzo Vescovile e il Seminario appartenenti al Tardo
Cinquecento. In questo spiazzo si trova anche l'ottocentesco Teatro
comunale, ancora oggi perfettamente conservato e utilizzato per le stagioni teatrali e musicali. Uscendo
poi, a sinistra del Teatro, su Corso Adriano, sempre a sinistra si incontra
la Chiesa di Sant'Agostino, dei primi del Trecento, con un portale eseguito
nel 1420 circa da Matteo da Napoli. Poco dopo, sulla destra, si apre la
fantastica facciata della Chiesa di San Francesco, riedificata, ai primi
del Settecento, su una costruzione duecentesca. Al termine di Corso Adriano
si giunge a Piazza Marconi, dove si erge, maestoso, il Palazzo Ducale degli
Acquaviva, attuale sede comunale. E’ una sorta di fortezza, tutta in
pietra che, edificata nella prima metà del Trecento, subì
diverse trasformazioni nel '700. La sua facciata nasconde un cortile
rinascimentale circondato da un loggiato che custodisce iscrizioni e resti
romani. Dalla piazza, attraverso un arco, si accede al Larghetto San
Nicola, con la chiesa omonima, fondata dopo il Mille e ricostruita nel sec.
XIII. Da qui, attraversando via Picena si giunge a Largo Santo Spirito,
dove c'è una Chiesa settecentesca, riedificata su una costruzione
del sec. XII, che da il nome alla piazza. Quindi, percorrendo la
circonvallazione che affianca le mura cinquecentesche e rientrando nella
piazzetta San Nicola, riuscendone subito si incontra via Acquaviva al cui
termine si trova la Chiesa di Santa Chiara, costruita nel Duecento ma
riedificata nel Cinquecento. Proseguendo per via Santa Chiara, lungo il
Convento delle Clarisse, girando a sinistra si torna sulla circonvallazione,
dove si trova la Chiesa di San Domenico risalente ai primi del Trecento. La
chiesa, nella parte inferiore, conserva una struttura rivestita a fasce
alterne in pietra e cotto. Il portale ricorda quello della Cattedrale,
mentre la parte superiore e l'interno sono rifacimenti settecenteschi.
Oltre che per i monumenti citati, per le antiche fontane, le grotte e per
quelle vere architetture della natura che sono i calanchi, Atri merita
sicuramente una visita per tutte le bellezze che conserva, testimonianza di
una storia civile e artistica quanto mai ricca.